Pannello E5
Utilizzazione scientifica dello spazio
Un nuovo impulso per lo studio del cosmo proviene dall’ utilizzazione scientifica dello spazio.
Mediante rivelatori, attivi e passivi, posti a bordo di palloni stratosferici vengono effettuate misure dirette della composizione dei raggi cosmici fino ad energie di circa 1000 TeV.
Grazie a satelliti come Beppo-SAX (un satellite italiano a cui partecipano Istituzioni straniere ed italiane -Universita’ di Bologna e Ferrara, CNR-ITESRE), si studiano i fiotti di brevissima dutata di raggi-X e gamma provenienti da varie direzioni del cielo (gamma-ray bursts). Tali fiotti sono probabilmente legati a particolari galassie che iniettano materia a velocita’ relativistiche nello spazio circostante.
La Stazione Spaziale Internazionale orbitante attorno alla terra e’ in via di costruzione da parte di una collaborazione internazionale che include le agenzie spaziali italiana, europea e americana; essa permettera’ di sfruttare ancora di piu’ lo spazio a favore della ricerca astrofisica. La stazione ospitera’ l’esperimento AMS effettuato da una vasta collaborazione che coinvolge anche le Universita’ e le Sezioni INFN di Bologna e di Perugia; AMS ricerchera’ l’antimateria e studiera’ la radiazione cosmica.
Altri esperimenti studieranno la radiazione cosmica di fondo e i raggi cosmici di altissima energia. Inoltre, nella stazione spaziale gli astronauti potranno assemblare grandi telescopi che verranno poi rilasciati nello spazio e che dovrebbero essere capaci di rivelare i fotoni emessi da sorgenti lontanissime per studiare l’evoluzione dell’universo.
1) Un pallone stratosferico che salira’ ad altezze di circa 40 km dal suolo.
2) Il Satellite Beppo-SAX che orbita attorno alla terra ad un’altezza media di 600 km.
3) La Stazione Spaziale Internazionale, che orbitera’ attorno alla terra ad un’altezza di circa 400 km. E’ indicata la locazione dell’esperimento AMS (Immagine ESA fornita da ASI).