Effettuando 100
esperimenti di conteggi di un certo fenomeno fisico vengono misurati i seguenti
valori.
Numero di conteggi :
n |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
Volte osservate: n |
10 |
17 |
24 |
23 |
15 |
11 |
a)
calcolate la media e
la dev. standard dei dati ottenuti
calcolate i valori di
aspettazione in ogni intervallo nell’ipotesi che i dati seguano
b)
una distribuzione di
Gauss (scegliete il numero di conteggi n come valore centrale dell’intervallo)
non avendo a disposizione le tabelle, si deve procedere in modo
approssimato ricordando che la probabilità in ogni intervallo è uguale all’area
sotto la curva, delimitata dalla curva stessa (la gaussiana, in questo caso) e
dagli estremi dell’intervallo. La possiamo approssimare con un rettangolo
avente:
altezza pari al valore della Gaussiana, con parametri X e
s ricavati dai dati al punto precedente, al centro dell’intervallo
base pari alla larghezza dell’intervallo, cioè 1.
Dopodichè occorre moltiplicare la probabilità ottenuta per il numero di
eventi totali (100)
c)
una distribuzione di
Poisson
è sufficiente ricavarsi i valori della probabilità in ogni intervallo,
usando la definizione della distribuzione di Poisson e moltiplicare per il
numero totale di eventi
Si ottiene
d)
valutate quantitativamente
quale delle due ipotesi è più probabile. Quale parametro dovete confrontare?
Per sapere quanto bene
una distribuzione si adatta ad una ipotesi teorica utilizziamo il test
chi-quadro.
Minore è il valore
ottenuto, migliore è l’adattamento
Bisogna confrontare,
però, il valore del chi-quadro ridotto. Infatti esso è indipendente dai
vincoli, che sono diversi nelle due distribuzioni ipotizzate. Il confronto del
semplice chi-quadro non sarebbe completamente corretto.
Vediamo l’ipotesi di
Poisson
I vincoli sono due: la
media (calcolata dai dati) e il numero totale di eventi.
I gradi di libertà, quindi, sono:
d=n-c=6-2=4
E il chi-quadro
ridotto vale: 3.07/4=0.78
Per l’ipotesi gaussiana:
I vincoli sono tre: la media e la deviazione standard (calcolate
dai dati) e il numero totale di eventi.
I gradi di libertà pertanto sono:
d=n-c=6-3=3
Il chi-quadro ridotto vale: 5.87/3=1.96
In conclusione, la distribuzione che meglio si adatta ai dati sperimentali è quella di Poisson, in quanto presenta il chi-quadro ridotto minore.
Esercizio 2
In tabella sono
riportate le misure di due grandezze x e y
X |
1. |
2. |
3. |
4. |
5. |
Y |
40. |
15. |
20. |
18. |
8. |
a)
Calcolate la
covarianza delle due grandezze
b)
Calcolate il
coefficiente di correlazione lineare
c)
Potete escludere, al
livello del 5%, che le due grandezze siano incorrelate?
Sulla
tabella, in corrispondenza di N=5 e r=0.8 , troviamo il valore 10%
Ma,
ricordiamo, questa è la probabilità che 5 misure non correlate diano un
coefficiente r più grande di 0.8
Pertanto
non è possibile escludere, al livello del 5%, che le misure siano incorrelate,
poichè abbiamo ottenuto un valore più grande (10%).
Esercizio 3
I risultati della
misura della grandezza q, in tre diversi laboratori, sono :
a)
(2.45 ± 0.12) g
b)
(2.55 ± 0.05) g
c)
(2.5 ± 0.2) g
Esprimete la miglior
stima, per il risultato e l’errore della grandezza q, che potete evincere dalle
tre misure riportate.
Prima di
tutto notiamo che le tre misure sono sicuramente compatibili, in quanto le
bande di errore si sovrappongono.
E’ necessario utilizzare le medie pesate, poichè i risultati dei tre laboratori
hanno incertezze differenti.
Ora possiamo applicare le formule:
da cui
x=(2.53± 0.04)g