Programma Passeggiata per Bologna
Congresso SIF- 23/09/2010
• La
passeggiata intende mostrare alcuni aspetti caratteristici del centro
storico di Bologna. Questo è racchiuso
entro la (virtuale) 3a cerchia di mura del XIV secolo, ed è uno dei più estesi
centri storici del mondo. Le mura racchiudono aspetti “stratificati” della
storia pre-romana, romana, medioevale, rinascimentale e moderna. Durante il
giro (ottimizzato per minimizzare il percorso) vedremo alcuni aspetti della
vita e della storia della città e del suo “studio”.
I tre itinerari che sono stati
selezionati, e che percorreremo nell’ordine (vedi mappa):
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• A causa
della citata stratificazione e dell’orario del giro, non sarà possibile
visitare alcuni dei posti più significativi e caratteristici: il seguente
elenco rappresenta una specie di invito ad un piacevole “lavoro individuale” di
scoperta di alcuni punti particolarmente suggestivi (indicati sulla mappa della
pagina seguente):
1)
Biblioteca Sala Borsa: la
piazza coperta di Bologna. Non è solo una biblioteca, ma è un piacevole luogo
di ritrovo, dai bambini agli anziani. Sono visibili i resti della Bologna
Romana (sotto il pavimento a vetri della sala centrale). 2)
Archiginnasio. La
sede dello studio Bolognese dal 1563. 3)
Il
museo della Specola di palazzo Poggi. Oltre ad antichi reperti astronomici, una
straordinaria vista sulla città dal palazzo sede del rettorato
dell’Università. Prenotazioni per visita al 320-4365356. Visitabili anche le
altre sale del Museo. 4)
Il
complesso delle 7 Chiese di S. Stefano. 5)
S.
Maria della Vita. Col compianto (Bellissimo!!) di Niccolo’
dall’Arca. Attorno alla chiesa: il caratteristico mercato di mezzo,
consigliato per gli acquisti alimentari. 6)
La torre degli asinelli.
Visitabile (500 scalini). Col bel tempo, vista dalle Alpi al mare. 7)
Santuario
Madonna di S. Luca (4 km fuori porta Saragozza). La passeggiata
sotto il più lungo portico del mondo. All’arrivo: santuario sul Colle e vista
su Bologna. 8)
Museo della
Musica (Palazzo Sanguinetti). Uno stupendo palazzo nobiliare
ospita il Museo della musica con pregiati pezzi (partitura del “Barbiere” di
Rossini). 9)
Le chiese di S. Petronio (meridiana di
Cassini), la Cattedrale di S. Pietro, S. Domenico (con l’arca
di Niccolò, con contributo di Michelangelo), S. Francesco |
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(L’elenco non è esaustivo, e la
scelta dipende dal mio gusto personale!)
Ai colleghi stranieri per la
prima volta in visita a Bologna, consiglio la lettura del giallo “Il broker” di
John Grisham: gli aspetti principali della città, della sua relazione con
l’Università, della situazione politica e sociale sono ben tratteggiati non in
una guida, ma in un romanzo di piacevole lettura.
Le mura di selenite (romane). I
pochi documenti disponibili non permettono l'individuazione della data
precisa di fondazione della prima cerchia di mura, che probabilmente sorsero
a partire dal III secolo d.c. La cerchia è formata da blocchi di selenite,
gesso crudo presente in abbondanza sui colli bolognesi ed estratto
probabilmente dalla cava di Monte Donato, montati a secco. I blocchi sono della
misura in parte standard di 2X2X4 piedi romani, pari a circa 58X58X116cm. La
costruzione doveva presentarsi come una muraglia continua di circa sette o
otto metri di altezza e due di spessore. Una volta distrutta la cerchia, la
selenite non andò tuttavia sciupata, poiché venne riutilizzata nella
costruzione di edifici coevi, come le torri gentilizie, oppure fu cotta.
Essendo infatti questa pietra gesso crudo, fu sufficiente frantumarla e
cuocerla al fuoco per ottenere “gesso da muro”, il legante tanto usato negli
edifici bolognesi. |
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Le mura del Mille. Mura circolari all'esterno
delle mura di selenite e dell'addizione longobarda. Aveva 16 porte dette
serragli, sormontate da una torre. Oggi rimangono solamente quattro
torresotti: il Serraglio di Porta Castiglione, di Porta San Vitale, di Porta
Govese o Piella e quello di Porta Nova; oltre ai tratti dei giardinetti
Pincherle, di piazza Verdi e quello dietro la casa di Galvani. La “cerchia del mille” era
costituita da una cortina muraria fatta " a sacco", con due pareti
esterne di mattoni che contenevano un conglomerato di ciottoli fissato con
calce. Ancora in discussione si presenta a tuttoggi l'ipotesi di datazione.
Gli studi più recenti indicano che la cerchia detta dei “Torresotti” fu
edificata nell'XI sec. A seguito del conflitto della Lega, Federico
Barbarossa ne impose la parziale distruzione . A partire dal 1176 fu avviata la ricostruzione dopo la
demolizione imposta dal Barbarossa. |
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Le mura e le Porte. Di forma poligonale la terza
cerchia, esterna alle mura del mille, si snodava lungo il perimetro degli
attuali viali di circonvallazione. Sorta a difesa dei borghi formatesi fuori
dalla mura, lungo le strade che uscivano dalla città, e documentati già dalla
fine del XII sec. La terza cerchia muraria vantava la presenza di ben dodici
porte (di cui ce ne sono rimaste dieci. In origine la terza cerchia era
costituita in legno; solo in un secondo tempo le porte e brevi tratti di
dieci metri, su cui si aprivano le dodici porte, erano costruite in muratura.
La vera costruzione della cinta muraria avvenne poco più tardi sotto la
signoria del legato papale Bertrando del Poggetto (1327/34). Il muro fu
costruito secondo l'antica tecnica della muratura "a sacco": una
parete di mattoni all'esterno e una all'interno e in mezzo un nucleo di
conglomerato di ciottoli e calce per uno spessore di un metro circa . Il 20 Gennaio del 1902 , per
ragioni di “viabilità e d'igiene”, iniziò l'abbattimento della cerchia.
Vennero salvate solo le porte e alcune
porzioni di cerchia. In particolare, di fronte al dip. di Fisica, resta il
baluardo angolare da porta Mascarella a porta San Donato |
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