Right: neutron resonances in cerium - Left: M22 globular cluster

n_TOF indaga la discrepanza del cerio nell’universo

Del cerio, un metallo delle “terre rare” presente in molti dispositivi elettronici, si sapeva poco riguardo la sua origine. In un recente articolo pubblicato su Physicsal Review Letters (https://doi.org/10.1103/PhysRevLett.132.122701) e selezionato come scelta dell’editore, la collaborazione n_TOF (https://ntof-exp.web.cern.ch/) ha cercato di fare luce sulla questione. I dati nucleari finora disponibili e, in particolare quelli di migliore accuratezza ottenuti recentemente alla facility n_TOF, tuttavia, non sono risultati compatibili con quanto previsto dai modelli stellari di nucleosintesi, indicando così la necessità di rivedere i meccanismi ritenuti responsabili della produzione di cerio (e di altri elementi più pesanti) nell’Universo.    

La misura della sezione d’urto di cattura radiativa è stata condotta presso la facility per tempi di volo di neutroni n_TOF al CERN. Sfruttando gli intensi fasci di neutroni  e l’eccellente risoluzione energetica è stato possibile osservare risonanze neutroniche nell’intervallo di energie coinvolte nella produzione del cerio nelle stelle.

La proposta di misura  (https://cds.cern.ch/record/2299593/files/INTC-P-533.pdf), nata da una curiosa discrepanza tra i modelli stellari e i dati osservativi nell’ammasso globulare M22,  è frutto  della collaborazione tra INFN-Bologna, INAF ed ENEA. Qui di seguito alcuni comunicati su Physical Review Letters: https://physics.aps.org/articles/v17/47, e CERN: https://www.media.inaf.it/2024/03/21/cerio-accendino-universo/

Maggiori informazioni sulla collaborazione n_TOF : https://www.bo.infn.it/gruppo3/n_tof/

Contatti: Cristian Massimi massimi@bo.infn.it , Alberto Mengoni mengoni@bo.infn.it