Lancio di CSES-02 e attivazione di HEPD-02

Il 14 giugno 2025 è stato lanciato con successo il satellite CSES-02 (China Seismo-Electromagnetic Satellite) dal centro di lancio di Jiuquan. Si tratta del secondo satellite della serie CSES, frutto della cooperazione tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e la China National Space Administration (CNSA). Alla missione partecipa un’ampia comunità scientifica italiana, operante nell’ambito della collaborazione Limadou, costituita da ASI, INFN, INAF, INGV, CNR e le Università dell’Aquila, Bologna, Roma Tor Vergata, Napoli, Torino, Trento, nonché dell’Università Telematica UniNettuno.
 
Il lancio è visibile da diverse angolazioni ai seguenti link:
 
Al cuore di CSES-02 si trova un rivelatore di particelle, l’HEPD-02 (High Energy Particle Detector), sviluppato grazie a un impegno pluriennale che ha coinvolto anche la Sezione INFN di Bologna. In particolare, presso la Sezione sono stati progettati, prototipati, testati e realizzati i contatori a scintillazione dell’HEPD-02. Il sistema di contatori a scintillazione misura l’energia delle particelle incidenti e ne identifica la natura. Inoltre, la sezione ha collaborato all’integrazione, qualifica spaziale e test su fascio di particelle dei rivelatori di qualifica e di volo. 
 
Il rivelatore HEPD-02 è stato acceso oggi, 20 giugno 2025, alle ore 07:50 (ora italiana), mostrando un comportamento nominale. Si tratta di un risultato che corona anni di lavoro e che apre ufficialmente la fase di acquisizione dati. Le misure che fornirà HEPD-02 permetteranno di studiare nel dettaglio i raggi cosmici galattici di bassa energia, permetteranno di fare studi di meteorologia spaziale, nonché alla ricerca di segnali particellari potenzialmente associati ad attività sismica sulla Terra. 
 
Per approfondire:
 

XV Einstein Telescope Symposium

XV Einstein Telescope Symposium

Il XV Einstein Telescope Symposium si svolgerà presso il CNR a Bologna dal 26 al 30 Maggio.

In occasione di questo evento, il gruppo ET della Sezione INFN di Bologna, assieme a colleghe e colleghi degli altri Enti organizzatori del Symposium (DIFA di UniBo, e Sezioni di Bologna di INGV e INAF ), ha realizzato alcune iniziative gratuite rivolte alla cittadinanza, nell’ambito del progetto ET-Italia con il supporto dell’European Gravitational Observatory.

1. Mostra “Einstein Telescope: Uno sguardo nell’universo profondo”

Dal 26 maggio al 13 giugno | Palazzo d’Accursio (Manica Lunga), Piazza Maggiore, Bologna
Orario di apertura: dal lunedì al sabato dalle 7:00 alle 20:00; la domenica dalle 9:00 alle 19:00. 

Il percorso espositivo parte dalla relatività generale di Einstein fino alla rivoluzionaria scoperta delle onde gravitazionali, per poi concentrarsi su Einstein Telescope (ET), infrastruttura di ricerca all’avanguardia inclusa nella Roadmap ESFRI. La mostra esplora le prospettive scientifiche di ET, le sfide tecnologiche e industriali del progetto, con un focus sulla candidatura italiana del sito di Sos Enattos in Sardegna, dove sono già in corso attività preparatorie.

2. Spettacolo “L’Universo Sotterraneo – Einstein Telescope in Sardegna

Giovedì 29 maggio | ore 21:00  | Cinema Modernissimo, Piazza Re Enzo 3, Bologna
Ingresso gratuito. Prenotazioni: https://l.infn.it/et-modernissimo

Conferenza-spettacolo che intreccia scienza, arte e territorio per raccontare una delle più affascinanti sfide della fisica contemporanea: la costruzione di Einstein Telescope, il futuro osservatorio sotterraneo europeo per le onde gravitazionali, il cui sito ideale potrebbe sorgere nel cuore della Sardegna, presso l’ex miniera di Sos Enattos, a Lula. Sotto la guida ironica e appassionata di Patrizio Roversi, il pubblico verrà condotto in un viaggio tra le profondità della Terra e quelle dello spazio-tempo. Con il contributo della scienziata Marica Branchesi (GSSI), tra i volti più noti dell’astrofisica delle onde gravitazionali, e del fisico Massimo Carpinelli (direttore EGO), tra i promotori del progetto in Sardegna, si esplorerà il senso di una ricerca che ha l’ambizione di osservare l’universo al di là della luce, ascoltandone le vibrazioni più remote.

Ma non sarà solo scienza. A raccontare il legame tra ricerca e paesaggio, tra conoscenza e identità, ci saranno anche le note del violino di Anna Tifu, musicista sarda di fama internazionale, e le illustrazioni dal vivo di Angelo Adamo, artista e scienziato di INAF/IASF Palermo, che daranno forma visiva all’immaginario di un universo che pulsa sotto i nostri piedi.

3. Van interattivo “Big Bang Machine”

Giovedì 29 maggio dalle 12:00 alle 21:00; Venerdì 30 maggio dalle 10:00 alle 19:00 | Piazza Galvani, Bologna 

La “Big Bang Machine”, un laboratorio mobile nel cuore di Bologna, offre un’esperienza immersiva che guida il pubblico in un viaggio virtuale attraverso lo spazio e il tempo, fino alle origini dell’universo. A bordo di una navicella spazio-temporale, i visitatori esploreranno fenomeni estremi come buchi neri, fusioni stellari e i primi istanti del cosmo. L’esperienza mira a mostrare il legame tra i segnali cosmici e lo studio della Terra, rendendo accessibili i temi della fisica fondamentale in modo coinvolgente e interattivo.

 

Il Breakthrough Prize in Fundamental Physics 2025 alle collaborazioni ALICE, ATLAS, CMS e LHCb

Il Breakthrough Prize in Fundamental Physics è stato assegnato alle collaborazioni ALICE, ATLAS, CMS e LHCb durante una cerimonia tenutasi a Los Angeles il 5 aprile. Da sinistra a destra: Andreas Hoecker (precedente spokesperson di ATLAS), Patricia McBride (precedente spokesperson di CMS), Marco van Leeuwen (spokesperson di ALICE) and Vincenzo Vagnoni (spokesperson LHCb, Dirigente di Ricerca dell’INFN di Bologna).

Lo scorso 5 aprile, le collaborazioni ALICE, ATLAS, CMS e LHCb presso il Large Hadron Collider del CERN sono state insignite del Breakthrough Prize in Fundamental Physics dalla Breakthrough Prize Foundation. Il premio viene assegnato alle quattro collaborazioni, che riuniscono migliaia di ricercatori provenienti da oltre 70 paesi, e riguarda gli articoli redatti sulla base dei dati raccolti nel Run-2 di LHC fino a luglio 2024. Il premio è stato ritirato dagli spokesperson che hanno guidato le collaborazioni in quel periodo.

Il premio è stato assegnato alle collaborazioni per le “misure dettagliate delle proprietà del bosone di Higgs che confermano il meccanismo di rottura della simmetria nella generazione della massa, la scoperta di nuove particelle fortemente interagenti, lo studio di processi rari e dell’asimmetria materia-antimateria, e l’esplorazione della Natura alle distanze più brevi e nelle condizioni più estreme presso il Large Hadron Collider del CERN”.

“Sono estremamente orgogliosa di vedere gli straordinari risultati delle collaborazioni LHC premiati con questo prestigioso premio”, ha dichiarato Fabiola Gianotti, Direttrice Generale del CERN. “È un meraviglioso riconoscimento degli sforzi collettivi, della dedizione, della competenza e del duro lavoro di migliaia di persone in tutto il mondo che contribuiscono quotidianamente a superare i confini della conoscenza umana”.

In seguito a una consultazione con i responsabili degli esperimenti, la Breakthrough Prize Foundation donerà il premio di 3 milioni di dollari alla CERN & Society Foundation. Il premio in denaro sarà utilizzato per offrire borse di studio a studenti di dottorato degli istituti membri delle collaborazioni, che potranno trascorrere periodi di ricerca al CERN, offrendo loro l’opportunità di acquisire esperienze di lavoro nella scienza di frontiera e nuove competenze da riportare poi nei loro paesi e regioni d’origine.

ATLAS e CMS sono esperimenti di tipo “general-purpose”, che conducono l’intero programma di esplorazione offerto dai fasci di protoni e ioni ad alta energia e alta intensità dell’LHC. Hanno annunciato congiuntamente la scoperta del bosone di Higgs nel 2012 e continuano a studiarne le proprietà. ALICE studia il plasma di quark e gluoni, uno stato della materia estremamente caldo e denso che esisteva nei primi microsecondi dopo il Big Bang, mentre LHCb esplora, tra le altre cose, le minime differenze tra materia e antimateria, la violazione delle simmetrie fondamentali e la composizione delle particelle composte da quark pesanti e leggeri (“adroni”).

Eseguendo questi test straordinariamente precisi e delicati, gli esperimenti dell’LHC hanno spinto i confini della conoscenza della fisica fondamentale a limiti senza precedenti. Continueranno a farlo con il prossimo potenziamento del Large Hadron Collider, l’High-Luminosity LHC, che mira a potenziarne le prestazioni a partire dal 2030, al fine di aumentare il potenziale di scoperta.

La sezione di Bologna dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna (DIFA) sono particolarmente orgogliosi di questo riconoscimento: ospitando membri di tutte e quattro le collaborazioni, hanno contribuito in modo sostanziale al successo degli esperimenti nel corso degli anni, sia in termini di costruzione dei rivelatori sia di analisi dei dati.

Poster inaugurazione laboratori KM3NeT4RR

Inaugurazione dei laboratori KM3NeT4RR in Sezione

L’allestimento dei due laboratori finanziati nell’ambito del progetto KM3NeT4RR presso la Sezione di Bologna dell’INFN è stato completato.  

Per festeggiare questo importante risultato,  abbiamo organizzato un evento che si svolgerà lunedì prossimo 7 Aprile presso la Sala riunioni BP-2B (ex sala riunioni Bio-medica).

Il programma di massima della giornata prevede  “arrivo e registrazione”  dalle 9:30, con inizio lavori circa alle 10:30.  

Vi sarà prima una presentazione del progetto KM3NeT4RR, con particolare riguardo alla sua realizzazione a Bologna.

In seguito è prevista una visita ai laboratori, con l’immancabile taglio del nastro,  e un pranzo a buffet con un brindisi augurale.    

Come responsabile dell’Unità Operativa INFN-BO del progetto, e a nome delle colleghe e dei colleghi che hanno contribuito al raggiungimento di questo obiettivo, ho il piacere di invitarvi a questo evento per celebrare insieme con il nostro gruppo questo traguardo.  

Tommaso Chiarusi

Studentesse e studenti partecipano alle Masterclass Internazionali di Fisica

Sono oltre 3500 le studentesse e gli studenti delle scuole superiori di tutta Italia che quest’anno partecipano alle International Masterclass sulla fisica. Nate nel 2005, da 20 anni le Masterclass portano migliaia di studenti di tutto il mondo in un viaggio alla scoperta dell’infinitamente piccolo e della ricerca sperimentale in questo campo.

A Bologna sono previsti 4 eventi che si terranno dall’11 al 14 marzo organizzati dalla Sezione INFN di Bologna in collaborazione con l’Università di Bologna e l’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna. Durante queste giornate più di 100 giovani studenti, in contemporanea con i loro coetanei di altre sedi italiane o altri Paesi del mondo, potranno fare esperienza diretta di come funziona la ricerca scientifica dei grandi laboratori, analizzando i dati provenienti da alcuni esperimenti del CERN di Ginevra, e scoprire come la fisica delle particelle possa essere d’aiuto alla medicina.

Il calendario prevede

  • Martedì 11 marzo l’analisi dei dati raccolti dall’esperimento ATLAS
  • Mercoledì 12 marzo l’analisi dei dati dell’esperimento LHCb
  • Giovedì 13 marzo l’analisi dei dati del Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, CNAO
  • Venerdì 14 marzo l’analisi dei dati dell’esperimento ALICE

Per maggiori dettagli è possibile consultare il sito web dedicato

https://www.bo.infn.it/MasterClass/   

Evento KM3NeT

Evento KM3NeT

Il gruppo KM3NeT-Bologna vi invita alla presentazione di una scoperta di eccezionale importanza ottenuta grazie al telescopio sottomarino KM3NeT installato nelle profondità del Mar Mediterraneo. I risultati scientifici saranno pubblicati a breve sulla rivista Nature, premiando il lavoro pluridecennale di scienziati e tecnici dell’esperimento.

Per l’occasione, il 12 Febbraio, i ricercatori e le ricercatrici dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dell’Università di Bologna – che partecipano alla Collaborazione KM3NeT – terranno una conferenza pubblica presso l’Aula A del Dipartimento di Fisica e Astronomia «A. Righi» (via Irnerio 46) a partire dalle 16:00.

Saranno illustrati i dettagli della scoperta, i rilevanti contributi del gruppo di ricerca di Bologna, e saranno discusse le prospettive scientifiche e le ricadute tecnologiche associate. Durante la presentazione è previsto un collegamento internazionale con altri siti della Collaborazione e con la rivista scientifica Nature.

Intervengono: Tommaso Chiarusi, Giulia Illuminati, Francesco Filippini (INFN), Annarita Margiotta, Maurizio Spurio (DIFA UniBo).