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Prototipi, tests e collaudi
Misure di caratterizzazioni e configurazioni di SiliconPhotoMultiplier (MPPC/SiPM), per il timing, in collaborazione con diversi studenti che con il mio supporto hanno redatto tesi sperimentali triennali e magistrali sui rivelatori.
Negli ultimi anni ho esteso l’ analisi anche a silici di nuova generazione, UFSD (Ultra Fast Silicon Detectors) e LGAD (Low Gain Avalanche Detectors), sviluppando per questi ultimi, rivelatori a scintillatore (contatto diretto o fibra ottica) e sistemi di acquisizione sia CAMAC che VME, il tutto interfacciato con il PC tramite DAQ basata su Labview.
+ D. Di Ferdinando C. Valieri: tests in camera Termo-Vuoto per la Warm Elecctonics dello strumento NISP di EUCLID
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Preparazione delle unità da testare nella camera TermoVuoto, chiamata ERIOS presso i Laboratoire d’Astrophisique de Marseille (LAM), a Marsiglia. |
Conclusa l’integrazione delle varie unità, ERIOS viene chiuso ermeticamente e portato a temperatura e pressione tipiche dello spazio profondo. | ![]() |
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Da remoto vengono eseguiti appositi script che vanno a testare le unità sotto studio. |
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+ A. Chiarini: Test ed installazione dei fotomoltiplicatori per sistema di veto di muoni per XENON Ho collaborato alla progettazione e costruzione del sistema per il veto dei muoni cosmici per il rivelatore XENON1T, presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Nella fase di installazione del sistema di veto dei muoni di XENON1T, presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, ho collaborato all’applicazione di un foglio riflettente sulle pareti laterali del water tank (10 metri di altezza e 10 metri di diametro) contenente il rivelatore XENON1T ed in seguito alla installazione dei fotomoltiplicatori.
Fanno parte del veto un sistema di fotomoltiplicatori su cui sono stati eseguiti tests di funzionalità in condizioni ambientali presso la sezione di Bologna. A tale scopo ho contribuito alla realizzazione di una scatola a tenuta luce ed un sistema di trigger con fibre ottiche che permetteva di testare 8 fotomoltiplicatori alla volta. In seguito, presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, si sono eseguiti tests di lunga durata dei fotomoltiplicatori in acqua tramite una “small water tank”, una struttura cilindrica di 1,5 metri di altezza e 2 m di diametro, corredata di un supporto meccanico che permette di testare gruppi di 24 fotomoltiplicatori alla volta.