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Sviluppo nuovi rivelatori

+ V. Cafaro V. Giordano: Rivelatore basato su scintillatori e fotomoltiplicatori o SiPM

Agli inizi degli anni 90 abbiamo iniziato a lavorare su scintillatori con la raccolta luce tramite fibre WLS (prototipo in foto) e in particolare, abbiamo costruito lo STIC (metà di questo si trova attualmente nel museo di Fisica di Bologna).

Detto STIC è un calorimetro in avanti per la misura della luminosità nel quale la lettura avviene con dei tetrodi.

Abbiamo realizzato inoltre un sistema di contatori a 40 gradi montati dentro al magnete e un sistema di veto montato sulla beam pipe letto da fotomoltiplicatori sistemati fuori dal campo magnetico. Tutto questo per l’esperimento Delphi (LEP) al Cern.

In anni più recenti abbiamo costruito dei contatori letti con fotomoltiplicatori CMS Beam Halo Counter Detector (CMS DN 2012) e, sempre per CMS, abbiamo lavorato su dei quarzi letti da fotomoltiplicatori 

Negli ultimi anni infine siamo stati impegnati nella realizzazione di vari prototipi di contatori letti con fotomoltiplicatore di silicio, per Super B e in ultimo per SHIP.


+ D. Cavazza: timing-SiPM e Ultra Fast Silicon Detectors

mi dedico allo studio dei SiliconPhotoMultiplier (MPPC/SiPM), con obiettivo misure, caratterizzazioni e configurazioni per il timing, in collaborazione con diversi studenti che con il mio supporto hanno redatto tesi sperimentali triennali e magistrali sugli rivelatori. Negli ultimi anni ho allargato la analisi anche a silici di nuova generazione, UFSD (Ultra Fast Silicon Detectors) e LGAD (Low Gain Avalanche Detectors). Per queste analisi ho sviluppato rivelatori a scintillatore (contatto diretto o fibra ottica) e sistemi di acquisizione sia CAMAC che VME, il tutto interfacciato con il PC tramite DAQ basata su Labview.