Partecipanti all'evento fotografati nella Sala all'Hotel Europa

Kick-off meeting a Bologna del progetto europeo EURO-LABS

Il 1° settembre scorso è cominciato il progetto europeo EURO-LABS. Il progetto avrà una durata europea ed è stato finanziato con 14.2 milioni di euro dal programma Horizon Europe.

Il kick-off meeting del progetto si è svolto a Bologna dal 3 al 5 ottobre 2022 presso l’Hotel Europa, con la partecipazione in presenza di una settantina di colleghi internazionali. Si è discusso sull’organizzazione, la struttura e il coordinamento del progetto. Si sono inoltre passati in rassegna i collegamenti e le sinergie con altri progetti come AIDAinnova, IFAST e le comunità rappresentate da NUPECC ed ECFA.

EURO-LABS è infatti il primo progetto europeo che mette insieme la comunità dei fisici nucleari assieme alle due comunità degli acceleratoristi e degli sviluppatori di rivelatori per la fisica delle alte energie. Coinvolge 25 beneficiari, laboratori ed istituti europei, oltre a 9 laboratori extra europei come partners associati. Il progetto finanzia e permette l’accesso a quasi 40 infrastrutture di ricerca europee. EURO-LABS può infatti coprire le spese di viaggio e di alloggio per le missioni ad infrastrutture per effettuare periodi di test-beam per rivelatori e/o componenti di acceleratori, periodi di irraggiamento, esperimenti di fisica nucleare, ecc.

La sezione di Bologna ha un ruolo di primaria importanza in questo progetto: il Project Coordinator del progetto è Paolo Giacomelli, e il Project Office è organizzato e coordinato da Bologna.

Per maggiori informazioni: https://web.infn.it/EURO-LABS/

Locandina dell'evento

Torna la Notte Europea dei Ricercatori, venerdì 30 settembre 2022

I ricercatori dell’università e degli istituti di ricerca di Bologna vi aspettano in piazza Lucio Dalla dalle 17:30 in poi per passare insieme una serata colma di laboratori, dimostrazioni, giochi, presentazioni, per grandi e piccoli.

Il programma della manifestazione è disponibile qui: 

https://www.nottedeiricercatori-society.eu/la-notte

La Notte Europea dei Ricercatori è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei. Society riPENSAci è il progetto di CNR, INAF, INFN, INGV, UniBO, CINECA, ComunicaMente e Naxta che nel 2022 porta la Notte Europea dei Ricercatori a Bologna, nei campus di Cesena, Forlì e Predappio, Ravenna, Rimini, e a Ferrara.

https://www.nottedeiricercatori-society.eu/

Aspettando… Notte Europea dei Ricercatori 2022: Dipendenze

Aperitivo scientifico
   mercoledi` 21 settembre 2022 – h 18.30
centro CostArena
via Azzo Gardino 48, Bologna

DIPENDENZE

A questo concetto si legano mondi lontanissimi e dai volti contrastanti che condividono tutti il senso di asservimento e impossibilità di “astinenza”. 

Chi può dirsi completamente “libero” dalle nuove tecnologie per esempio? Elvis Mazzoni, docente del dipartimento di Psicologia Unibo, ci illustrerà l’utilizzo funzionale e disfunzionale delle tecnologie digitali portandoci in un viaggio nei meandri di internet, dei social media e degli smartphone per scoprirne le potenzialità ma anche per comprendere come possono portare a comportamenti problematici e criticità in vari ambiti della vita quotidiana. 

Stefano Marcellini, ricercatore INFN, discuterà della massiccia circolazione delle informazioni che caratterizza la nostra epoca e che ha come effetto un generale disorientamento. Esistono però strumenti che ci aiutano a identificare i contenuti scientificamente corretti. 

Nicola Armaroli del CNR ci farà da guida nel tema, attualissimo, delle dipendenze energetiche, parlando di modelli e tecnologie più sostenibili, anche in relazione alla disponibilità di risorse e ai cambiamenti climatici.  

RELATORI:
 
Elvis Mazzoni (Unibo); 
Nicola Armaroli (CNR); 
Stefano Marcellini (INFN)

Modera: Gianluca Dotti – Tecnoscienza

Partecipazione gratuita fino ad esaurimento posti

Informazioni nella locandina allegata e alla pagina
https://www.nottedeiricercatori-society.eu/eventi/dipendenze
 
Locandina evento

Aspettando… Notte Europea dei Ricercatori 2022: Catastrofe

Aperitivo scientifico
    mercoledi` 14 settembre 2022 – h 18.30
via Azzo Gardino 48, Bologna


CATASTROFE

Asteroidi killer, stelle che esplodono, onde gravitazionali… sono momenti di svolta nella storia cosmica e geologica,
ma è proprio da questi cambiamenti improvvisi che possono nascere nuova vita, nuove opportunità  e nuove prospettive.
Quelle che crediamo catastrofi possono trasformarsi in speranze, come ci spiegherà Albino Carbognani di INAF guardando alle catastrofi stellari che arricchiscono il sistema della nostra galassia di carbonio e ossigeno, all’asteroide che ha estinto i dinosauri lasciando mano libera ai mammiferi o alle onde gravitazionali e ai buchi neri. 
Con Maurizio Spurio, professore dell’Università di Bologna e associato INFN, scopriremo come si riescono a osservare le collisioni fra buchi neri con i rivelatori di onde gravitazionali costruiti sottoterra, mentre Licia Faenza di INGV ci racconterà come organizzazione, coordinamento e scambio di informazioni, se tempestivi, possono essere decisivi per difenderci da diversi rischi naturali (terremoti, tsunami, eruzioni vulcaniche, eventi meteorologici gravi, inondazioni e incendi boschivi).

Albino Carbognani – INAF
Maurizio Spurio – Unibo/INFN
Licia Faenza – INGV

Modera: Gianluca Dotti – Tecnoscienza

Partecipazione gratuita fino ad esaurimento posti

Informazioni nella locandina allegata e alla pagina
https://www.nottedeiricercatori-society.eu/eventi/catastrofe
Logo INFN Bologna

Avviso di selezione di personale a tempo determinato

L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Bologna indice una selezione per l’assunzione, presso la propria sede, di una unità di personale con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, della durata di 90 giorni ai sensi dell’art. 6 legge 20 marzo 1975 n. 70 con profilo di Collaboratore Tecnico Enti di Ricerca – VI livello professionale – per attività di supporto alla gestione delle merci in entrata e in uscita, supporto per la gestione degli ordini, supporto per la manutenzione delle infrastrutture di ricerca e contatti con utenti interni ed esterni.

Per la partecipazione alla selezione si richiede:
– diploma di scuola secondaria di secondo grado;
– competenza nell’uso del pacchetto software Microsoft Office e dei più comuni browser di navigazione in Internet (Firefox, Safari, Chrome).

La selezione avverrà in base ad un colloquio finalizzato ad accertare le competenze richieste.

Il colloquio si terrà il giorno 15 settembre 2022 a partire dalle ore 10,00 presso l’INFN Sezione di Bologna, Viale Berti Pichat 6/2 – sala riunioni al primo piano. I candidati dovranno presentarsi muniti di documento di identità in corso di validità.

Gli interessati sono invitati ad inviare il proprio CV via e-mail all’indirizzo direzione@bo.infn.it entro l’8/09/2022, indicando in oggetto “Rif. Selezione Servizi generali”.



Il Direttore
Dott. Eugenio Scapparone

Foto evento OLIFIS edizione 2022

Scuola di preparazione alle Olimpiadi della Fisica – edizione 2022

Dal 29 agosto al 3 settembre 2022 presso il Centro Residenziale dell’Abbazia di Sant’Urbano a Apiro (MC), 32 studenti delle Scuole Superiori di Emilia-Romagna e Marche selezionati per i loro ottimi curricola scolastici si alleneranno per poter essere selezionati nella squadra italiana che parteciperà alle Olimpiadi Internazionali della Fisica, una gara che ogni anno vede il coinvolgimento di circa 400 studenti provenienti da 80 nazioni e che nel 2023 avrà luogo a Tokyo in Giappone.

Per una settimana questi ragazzi frequenteranno la scuola estiva residenziale di alta formazione (OLIFIS ER Marche) organizzata dalla Associazione di Promozione Sociale “Fisica e Scuola” di Bologna e dalla Fondazione Giuseppe Occhialini di Fossombrone che si occuperà, unica in Italia, della prima fase preparatoria a questo prestigioso appuntamento, con lezioni e laboratori che copriranno gli argomenti più importanti della fisica.

Non solo esercizi ed esperimenti caratterizzeranno le attività dello stage ma anche un ricco e diversificato programma che inizierà già a partire da lunedì 29 agosto presso l’Abbazia.

Nella serata di lunedì gli studenti avranno infatti l’occasione di conoscere il progetto di innovazione rurale della Valle di San Clemente che con il suo laboratorio agro-tecnologico basato sulla scienza dei dati, la robotica e i sistemi interconnessi, si propone come modello di riferimento dell’agricoltura del futuro partendo dai valori della terra. Un progetto fortemente voluto dall’impresa Loccioni, dal Comune di Apiro e da tutti gli abitanti, professionisti della valle che condividono l’amore per questo territorio.

Giovedì pomeriggio 1 settembre, gli studenti della Scuola proseguiranno la visita nei laboratori Loccioni.  Formata prevalentemente da giovani, la Loccioni è un’impresa leader nello sviluppo di sistemi di misura e di controllo nel campo della mobilità, dell’energia, dell’ambiente, della salute, con clienti e collaborazioni a livello mondiale. Un’opportunità di sbirciare nel lavoro futuro per i ragazzi che intendono proseguire gli studi in ambito scientifico.

Infine OLIFIS ER Marche si aprirà al pubblico con due iniziative serali ad ingresso gratuito.

Mercoledì 31 agosto alle ore 21:30, il teatro “La nuova Fenice” di Osimo ospiterà Segnali dallo spazio un dialogo a più voci per comprendere quali segnali e quali informazioni ci giungono dallo spazio, come possiamo studiarli, ma anche cosa è possibile imparare dal nostro Universo. Domande e curiosità alle quali risponderanno astronomi e fisici di origine marchigiana impegnati in questo tipo di ricerche.  Saranno ospiti dell’evento Sirio Belli – Università degli Studi di Bologna, Filippo Martelli Università di Urbino e INFN sez. Firenze, Maria Massi del Max Planck Institut, Flavio Travasso – Università di Camerino e INFN – sez. di Perugia, Francesco Vissani – Gran Sasso Science Institute e INFN Laboratori Nazionali del Gran Sasso, moderati da Francesca Faedi – Università di Urbino.

Nella serata conclusiva della scuola estiva, venerdì 2 settembre alle ore 21:30, presso gli spazi esterni all’Abbazia di Sant’Urbano è in programma un evento speciale ed unico a cura dell’Associazione Culturale Nemesis dal titolo “Astronomia in tutti i sensi” che ci porterà a conoscere i pianeti del sistema solare attraverso l’utilizzo dei nostri 5 sensi. Un percorso dal Sole alle stelle più lontane che si chiuderà con un’emozionante esperienza di Realtà Virtuale per farci sentire veri astronauti in viaggio nell’universo.

 

L’INFN sezione di Bologna e sezione di Ferrara contribuiscono alla realizzazione di questa scuola estiva diventata nel tempo un appuntamento atteso per tanti studenti appassionati di fisica.

Foto del gruppo di Bologna di XENONnT

Presentati ad IDM2022 i primi risultati di XENONnT

Il 22 luglio sono stati presentati alla conferenza IDM2022 a Vienna i primi risultati di XENONnT, esperimento dedicato alla ricerca diretta di materia oscura, installato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso.

XENONnT presenta il background più basso mai ottenuto in un esperimento di ricerca diretta di materia oscura, 5 volte inferiore al predecessore XENON1T.

Non si osserva nessun eccesso rispetto ai background noti, quindi si può attribuire l’eccesso osservato due anni fa in XENON1T come dovuto a piccole tracce di trizio, e fissare limiti ancora più stringenti su diversi canali di nuova fisica come assioni solari, momento magnetico anomalo del neutrino, APLs, etc

Il gruppo di XENON-Bologna è responsabile delle simulazioni MonteCarlo e predizioni dei background (cruciali per questa analisi) e del nuovo sistema di neutron veto, progettato, realizzato e condotto dalla sezione di Bologna, che grazie alle sue ottime performance è stato usato anche in questa analisi per rimuovere parte dei background gamma dovuti alla radioattività dei materiali.

Il gruppo è guidato da Gabriella Sartorelli, e ne fanno parte Marco Selvi, Lorenzo Bellagamba, Franco Semeria, Graziano Bruni, Pietro Di Gangi, Federica Agostini, Andrea Mancuso e Federico Casadei.

Sono stati fondamentali nella realizzazione del rivelatore Antonio Chiarini, Marco Guerzoni, Roberto Michinelli, l’Officina Meccanica, oltre a Direzione&Amministrazione.

Immagine di un buco nero

I buchi neri hanno “capelli quantistici”

I buchi neri sono oggetti così compatti che neppure la luce può sfuggirgli e sono descritti da soluzioni delle equazioni di Einstein contraddistinte da pochissimi parametri fisici, come la massa, il momento angolare e la carica elettrica.
Il fisico americano John Wheeler, a cui pare si debba la paternità del termine “buco nero”, riassunse questa estrema semplicità dicendo che “i buchi neri sono calvi”, cosa che contrasta in maniera stridente con l’enorme complessità di quelle stelle che, avendo terminato il combustibile nucleare, possono collassare e formare i buchi neri.
Questo contrasto, tra la semplicità dei buchi neri e la complessità delle stelle, è all’origine del “paradosso della perdita di informazione” formulato da Stephen Hawking. Il celebre fisico britannico, nei primi anni 70, mostrò che i buchi neri possono “evaporare” emettendo un radiazione che dipende solo dalle quantità (massa, momento angolare e carica) che caratterizzano l’esterno del buco nero.
L’informazione sulla complessissima struttura della stella originale andrebbe quindi persa se il buco nero evaporasse completamente. Il “paradosso” si fonda sulla descrizione della stella che forma il buco nero e del suo campo gravitazionale tramite la fisica classica da una parte, mentre la radiazione in cui il buco nero evapora viene descritta usando la fisica quantistica dall’altra. 
Un gruppo internazionale di ricerca che coinvolge Roberto Casadio della Sezione INFN di Bologna e del Dipartimento di Fisica e Astronomia “A. Righi” dell’Università di Bologna ha ottenuto risultati che modificano in modo significativo questo quadro teorico
In un articolo scritto assieme al professor Xavier Calmet e al dottorando Folkert Kuipers dell’Università del Sussex (Regno Unito) e al professor Stephen Hsu della Michigan State University (Stati Uniti), da poco pubblicato sulla rivista Physical Review Letters, è stato mostrato che il campo di gravità in fisica quantistica invece dipende dalla struttura interna della sorgente.
Quindi diciamo che sia attorno ad una stella che all’esterno di un buco nero si trovano dei “capelli quantistici” che, seppur molto deboli, possono contenere l’informazione necessaria a risolvere il paradosso.
Questo risultato ha un parallelo storico nella descrizione quantistica degli atomi che, ai primi del secolo scorso, ne spiegò la stabilità e non richiede alcuna drastica rivoluzione delle teorie quantistiche di campo oggi usate per descrivere in maniera unificata la natura. 
 
 

Immagine del Dott. Sushanta Tripathym

Sushanta Tripathy, INFN post-doc, eletto membro del Physics Board di ALICE

Sushanta Tripathy, un post-doc INFN presso la Sezione di Bologna, è stato nominato dalla Physics Coordination dell’esperimento ALICE convener del Working Group di fisica “Generatori Monte Carlo e minimum-bias physics”. La nomina è stata approvata ufficialmente dal Collaboration Board di ALICE lo scorso 10 giugno.

Sushanta si è laureato alla Pondicherry Central University, in India e ha ottenuto il suo Ph.D. al prestigioso Istituto Indiano di Tecnologia a Indore nel 2019. Prima di lavorare a INFN Bologna dal gennaio 2020, ha avuto posizioni come visiting researcher alla Università di Lund, in Svezia, e a UNAM, a Città del Messico come post-doc.

Il suo ampio lavoro di ricerca copre lo studio delle risonanze adroniche in collisioni protone-protone e di ioni pesanti, includendo lo studio del mesone \phi e lo stato f0(980), e lo studio di osservabili globali come la forma degli eventi, molteplicità e sferocità. Come INFN fellow, oltre a condurre il lavoro per svariate pubblicazioni ALICE, è anche autore di alcune pubblicazioni con pochi collaboratori, tra cui una review su Scientific Reports sulla topologia degli eventi e osservabili globali in collisioni di ioni pesanti, e un articolo apparso su Physical Review D, in cui stima il parametro di impatto e la sferocità trasversa utilzzando tecniche di machine learning (intelligenza artificiale). Dal 2021, Sushanta è anche parte del progetto ERC-CosmicAntiNuclei dell’Università di Bologna., e lavora sullo sviluppo di un modello di “afterburner” per la formazione di antinuclei utilizzando generatori Monte Carlo.

Nel suo nuovo ruolo, Sushanta sarà un membro del Physics Board di ALICE e coordinerà le analisi sulle misure di luminosità, molteplicità, underlying event e la supervisione dei generatori Monte Carlo utilizzati nelle analisi in ALICE. Inizierà a partire dal Primo Settembre.

Black and white image of the Opera detector

Concorso artistico“Adesso Tocca a noi”, il collega D. Di Ferdinando tra i vincitori della Prima edizione

Si è svolta sabato pomeriggio, 14 maggio, presso il Teatro Acacia di Napoli, la cerimonia di premiazione del concorso riservato al personale dipendente ed associato INFN, “Adesso tocca a noi: il mondo della fisica racconta la scienza con l’arte”. La competizione tra addetti ai lavori, alla sua prima edizione, è stata inserita all’interno del progetto Europeo “Art & Sciences across Italy” curato dall’INFN e rivolto agli studenti dei licei italiani per promuovere la divulgazione scientifica attraverso il linguaggio dell’arte.

Sono stati proprio gli studenti partecipanti al progetto che, dapprima si sono sfidati a colpi di arte a contenuto scientifico per vincere uno stage presso il CERN di Ginevra ed in seguito hanno votato quelle realizzate dal personale dipendente ed associato dell’INFN, determinando le 12 opere vincitrici.

Premiazione al teatro Acacia di Napoli
Premiazione al teatro Acacia di Napoli

Oltre 220 studenti hanno espresso il loro parere sulle 60 opere presentate dai ricercatori e tecnici, e, tra le 12 opere vincitrici, è stata selezionata anche quella del nostro collega Donato Di Ferdinando.

“Il Selfie di Opera” è il titolo della foto che ha presentato Donato, ottenuta da un’emulsione nucleare dell’esperimento OPERA, esposta tramite un foro stenopeico, su cui in seguito si è impressionata l’immagine di tutto il rivelatore OPERA. Il concetto di una parte del rivelatore che rivela tutto sé stesso e le imperfezioni dell’emulsione che hanno dato un sapore retrò alla foto sono piaciute molto alla giuria composta da studenti.