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EUCLID

Il consorzio Euclid

Referente Nazionale per l’INFN: Luca Stanco (INFN sez. Padova)

Referente Locale: Gabriele Sirri

Gruppo Locale: T. Chiarusi, D. Di Ferdinando, A. Margiotta, N. Mauri,  L. Patrizii, G. Sirri, M. Spurio, M. Tenti, C. Valieri.

Obiettivi Generali: Euclid è una missione spaziale di classe M dell’ ESA, Agenzia Spaziale Europea,  per l’astrofisica e l’astronomia, che ha lo scopo di indagare la natura della materia oscura ed energia oscura dell’Universo.  

Vista artistica del satellite Euclid ©Euclid Consortium

Il lancio,  previsto nel 2022, verrà effettuato dalla Guyana Francese tramite un vettore Soyuz. Il satellite orbiterà nel punto Lagrangiano L2 del sitema Terra-Sole a circa 1.5 milioni di km dalla terra, ed impiegherà 6 mesi per arrivare in questo punto privilegiato  per l’osservazione del cosmo.

Gli studi cosmologici condotti fino ad oggi, confermano che l’Universo è in espansione accelerata e uno degli scopi di Euclid è capire quale sia la natura e quali le proprietà della sorgente responsabile di questa accelerazione, tutt’ora ignota, e chiamata per tale motivo Energia Oscura. L’Energia Oscura rappresenta circa il 75 % del contenuto energetico dell’universo attuale, e, insieme con la materia oscura, domina il contenuto materia-energia dell’Universo. Entrambi sono di natura misteriosa e sconosciuta ma controllano l’evoluzione passata, presente e futura dell’Universo. 

Le osservazioni di Euclid permetteranno di analizzare come l’Universo si è evoluto negli ultimi 10 miliardi di anni per affrontare questioni di fisica fondamentale e di cosmologia legate alla natura dell’Energia Oscura, materia oscura e gravità, nonché alla fisica dell’universo primordiale e alle condizioni iniziali che rappresentano il seme della formazione delle strutture cosmiche.

Vista schematica dello strumento NISP ©Euclid Consortium

Il satellite Euclid, composto da un telescopio di 1,2 m di diametro, ha la peculiarità di essere dotato di due strumenti scientifici in grado di compiere osservazioni complementari: una camera che opera nel visibile (VIS – VISibile imager) e una spettro-fotometro nel vicino infrarosso (NISP – Near Infrared Spectrometer and Photometer).

Lensing Gravitazionale ©NASA

I due strumenti consentono l’uso delle tecniche di “weak lensing gravitazionale” e “Galaxy Clustering” grazie alle quali si potrà misurare con elevata precisione la distribuzione di materia nell’universo verificandone cosi i modelli di distribuzione e confermando sperimentalmente le equazioni predittive dell’evoluzione dell’Universo e gli effetti della gravitazione su grandissima scala. Di notevole rilevanza saranno anche i contributi che Euclid darà alla fisica del neutrino.

Attività:  Il gruppo di Bologna condivide con i colleghi di Padova la responsabilità della Warm Electronics (WE) dello strumento NISP.  Fanno parte della WE la Instrument Control Unit (ICU) e la Data Processing Unit (DPU). Il gruppo di Bologna ha validato e testato tutti i modelli della ICU, ha partecipato alla scrittura delle sequenze  e alle attività di test in TermoVuoto presso la camera ERIOS al Laboratoire de Astrophisique de Marseille (LAM) a Marsiglia.